Pietre preziose certificate presso i compro oro

Quando si decide di acquistare un gioiello, per se o per fare un regalo speciale, si tende spesso ad affidarsi all’ispirazione.

Non c’è dubbio che la bravura degli orafi del nostro paese sia tale da dar vita a vere e proprie opere d’arte e che la quantità e varietà delle montature e delle lavorazioni permetta di individuare con un po’ di pazienza il gioiello perfetto per ogni persona.

Insomma, l’estetica conta, e non poco agli occhi di noi tutti.

Ma quando si acquista un monile in oro o argento, specie se questo monta pietre preziose se non addirittura diamanti, si fa qualcosa di più di una “compera”: si investe.

Che si sia veri e propri uomini d’affari o semplici piccoli risparmiatori, l’investimento in oro fisico rappresenta sempre una buona occasione per far fruttare il proprio patrimonio, indipendentemente dalla sua consistenza.

Sotto questo profilo la resa estetica del bene non è predominante, a meno che non ci si rivolga ad una nicchia di mercato qual’è quella dei collezionisti.

Per la valutazione economica dei preziosi si devono considerare unicamente le caratteristiche dei materiali utilizzati nella loro forgiatura.

I metalli nobili, oro e argento per primi, si caratterizzano per la loro capacità di mantenere inalterate nel tempo le loro qualità e quindi il loro valore.

Proprio per questo parlare di oro e argento usati non è del tutto corretto.

Meglio sarebbe utilizzare un’altra locuzione e definirli “lavorati”.

Indipendentemente dall’epoca dell’acquisto e dalle condizioni di conservazione infatti, l’unico elemento in grado di influenzarne il valore è la quantità di oro puro in essi contenuto.

Questo dato viene indicato dalla titolatura ed espresso in carati o millesimi e varia in relazione alla specifica lega utilizzata, nella quale all’oro e all’argento, vengono uniti in differenti proporzioni altri metalli che, aumentando la durezza del composto, ne facilitano l’impiego in campo orafo.

Il titolo e il marchio, che indica invece il produttore, sono impressi in punzonatura direttamente sui monili.

Per visualizzarli può essere necessario ricorrere ad una lente di ingrandimento e cercare con cura specie nelle parti più nascoste quali il retro o le chiusure.

Ad aumentare notevolmente il valore di un gioiello è però la presenza di eventuali pietre preziose.
Anche in questo caso non è possibile effettuare una valutazione di massima: ogni pietra ha delle caratteristiche uniche che la denotano e la differenziano dalle altre, anche della medesima “famiglia”, giustificandone la quotazione.

L’acquisto delle gemme, dei diamanti in particolare, richiede quindi una particolare attenzione.

Ferma restando la bellezza di tutte le pietre esistenti in natura, dal punto di vista economico la quotazione dipende dalla specifica combinazione di quattro qualità, stabilite a livello internazionale ed indicate dal linguaggio orafo come 4C, dalle iniziali dei rispettivi termini in lingua inglese.

Sono il taglio (cut), il colore (color), la purezza (clarity) e la caratura (carat) e dipendono in gran parte da madre natura, dato che solo la prima è connessa all’intervento dell’uomo.

Il taglio di una pietra preziosa è molto importante, in quanto permette di valorizzare al massimo le sue caratteristiche naturali, ma a rendere preziosi o preziosissimi alcuni esemplari è la perfetta combinazione di tutti i fattori.

Dato che in questo caso, diversamente da quanto abbiamo visto accadere per i metalli nobili, non vi è alcuna indicazione direttamente riportata sugli esemplari, quando si acquista una gemma diventa fondamentale richiedere la specifica certificazione.

In genere i commercianti di preziosi sono già in possesso della stessa e non hanno difficoltà a consegnarla all’acquirente all’atto della vendita.

Anche in caso di monili usati, acquistati presso le rivendite dei compro oro che forniscono spesso una maggiore varietà di modelli, qualora siano presenti diamanti o altre gemme, sarà consegnata la relativa documentazione.

Essa, che può essere compilata esclusivamente da un gemmologo, costituisce una sorta di carta di identità della pietra.

Nel caso si tratti di diamanti, sarà anche riportato il numero di serie, oltre ad una descrizione e valutazione complessiva, atta a giustificare la valutazione.

In caso di gioielli acquistati in epoche passate, magari ereditati, per i quali si desidera avere una precisa indicazione del valore, in assenza di certificati o nel caso in cui la punzonatura sul gioiello non sia leggibile o manchi, è sempre possibile recarsi presso un esercente del settore e richiedere le verifiche del caso, ottenendo così la relativa documentazione.